articolo Il mondo animale
AISPA: inglesi ed italiani uniti nella lotta per i diritti animali freccesabato 9 novembre 2013  



AISPA è una sigla che sta per Anglo-Italian Society for the Protection of Animals (“Associazione anglo-italiana per la protezione degli animali”), organizzazione per la tutela dei diritti animali fondata nel 1952, in commemorazione della morte dell’animalista Leonard T. Hawksley. Pur essendo di origine britannica, l’AISPA supporta molte associazioni, organizzazioni e progetti in Italia (da qui “Anglo-Italian”): al nord il Telefono Difesa Animali (Brescia), l’Associazione Cavalli del Bisbino (Como), l’Associazione Protezione Animali (Cremona), l’associazione “Il Gattile” (Trieste), la Dingo e l’Associazione Veneta Zoofila (Venezia); al centro le città maggiormente coinvolte nei progetti dell’AISPA sono Parma, Arezzo e Roma e soprattutto nella regione toscana (Firenze, Pisa, Livorno e rispettive province); nel Meridione la Lega Pro Animale e la Fondazione Mondo Animale, site a Castel Volturno, nella provincia campana di Caserta, l’associazione Fido di Pozzuoli, la Lega Nazionale per la Difesa del Cane (Palermo); in Sardegna, infine, l’organizzazione inglese assiste associazioni a favore degli animali con sede a Cagliari e Sassari.

Tra le più importanti iniziative dell’AISPA citiamo:
  • la sovvenzione di rifugi per gli animali, soprattutto canili e gattili;
  • l’organizzazione di una serie di campagne di sterilizzazione, con tanto di cliniche mobili per la sterilizzazione;
  • il rifornimento di medicinali per gli animali e di strumenti chirurgici;
  • progetti di sensibilizzazione e di tirocinio veterinario.
Sul sito dell’Anglo-Italian Society for Protection of Animals (http://www.aispa.org.uk) si propone, nella sezione “History”, un interessante racconto delle origini dell’associazione. Nel 1871 Giuseppe Garibaldi fondò a Torino la “Società Protettrice degli Animali”; seguirono altre piccole fondazioni, che però non riuscirono a dare vita ad un’unione a livello nazionale. Durante il primo ventennio del secolo successivo Leonard Hawksley, pioniere dei diritti degli animali, visitò l’Italia con un gruppo di compatrioti, con i quali fondò ventidue associazioni per la tutela del mondo animale.

Recatosi nella città di Napoli, fu sconvolto dal modo in cui gli abitanti trattavano gli animali da trasporto, ossia i cavalli ed i muli. Egli fondò così, con l’aiuto dell’aristocratica Mele Barese, la Naples Anti-Cruelty Society lasciandone la gestione alla principessa, la quale, grazie soprattutto ad un’oculata amministrazione dei fondi, affidò ad un determinato numero di persone il compito di vigilare sull’effettiva applicazione dei diritti animali nella città partenopea. Hawksley applicò un metodo simile in altre zone della penisola, come Roma e Carpi, dove fece una campagna a favore degli uccelli.

Molte altre sue iniziative sono riportate nella pagina web prima citata ma non ci dilungheremo ancora di più; ci basterà raccontare la fine della storia. Egli, malato e giunto all’età di 58 anni, nel 1931 decise di fare ritorno in Inghilterra ed ivi morì nel 1948. Quattro anni dopo fu fondata l’AISPA, con lo scopo di tenere vivo il suo lavoro ed il legame tra Italia ed Inghilterra nella lotta alla crudeltà sugli animali. Concludiamo l’articolo con due citazioni, che potranno far comprendere l’impegno e la dedizione dei membri dell’organizzazione. La prima la ritroviamo su una brochure dell’associazione stessa: We are only able to do this because of the generous support of those who care about animals and birds (“Noi possiamo fare ciò soltanto grazie al generoso aiuto di coloro che si preoccupano per gli animali e gli uccelli”).

La seconda è di Leonard Hawksley; quando gli si chiedeva il motivo per cui uno straniero si interessasse alla lotta per i diritti degli animali in un paese straniero egli rispondeva in tal modo: animals don’t have nationalities, ossia “gli animali non hanno nazionalità”.
©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Emanuele  Vuono - vedi tutti gli articoli di Emanuele  Vuono



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Tra le più importanti iniziative dell’AISPA citiamo:
  • la sovvenzione di rifugi per gli animali, soprattutto canili e gattili;
  • l’organizzazione di una serie di campagne di sterilizzazione, con tanto di cliniche mobili per la sterilizzazione;
  • il rifornimento di medicinali per gli animali e di strumenti chirurgici;
  • progetti di sensibilizzazione e di tirocinio veterinario.
Sul sito dell’Anglo-Italian Society for Protection of Animals (http://www.aispa.org.uk) si propone, nella sezione “History”, un interessante racconto delle origini dell’associazione. Nel 1871 Giuseppe Garibaldi fondò a Torino la “Società Protettrice degli Animali”; seguirono altre piccole fondazioni, che però non riuscirono a dare vita ad un’unione a livello nazionale. Durante il primo ventennio del secolo successivo Leonard Hawksley, pioniere dei diritti degli animali, visitò l’Italia con un gruppo di compatrioti, con i quali fondò ventidue associazioni per la tutela del mondo animale.

Recatosi nella città di Napoli, fu sconvolto dal modo in cui gli abitanti trattavano gli animali da trasporto, ossia i cavalli ed i muli. Egli fondò così, con l’aiuto dell’aristocratica Mele Barese, la Naples Anti-Cruelty Society lasciandone la gestione alla principessa, la quale, grazie soprattutto ad un’oculata amministrazione dei fondi, affidò ad un determinato numero di persone il compito di vigilare sull’effettiva applicazione dei diritti animali nella città partenopea. Hawksley applicò un metodo simile in altre zone della penisola, come Roma e Carpi, dove fece una campagna a favore degli uccelli.

Molte altre sue iniziative sono riportate nella pagina web prima citata ma non ci dilungheremo ancora di più; ci basterà raccontare la fine della storia. Egli, malato e giunto all’età di 58 anni, nel 1931 decise di fare ritorno in Inghilterra ed ivi morì nel 1948. Quattro anni dopo fu fondata l’AISPA, con lo scopo di tenere vivo il suo lavoro ed il legame tra Italia ed Inghilterra nella lotta alla crudeltà sugli animali. Concludiamo l’articolo con due citazioni, che potranno far comprendere l’impegno e la dedizione dei membri dell’organizzazione. La prima la ritroviamo su una brochure dell’associazione stessa: We are only able to do this because of the generous support of those who care about animals and birds (“Noi possiamo fare ciò soltanto grazie al generoso aiuto di coloro che si preoccupano per gli animali e gli uccelli”).

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Emanuele  Vuono - vedi tutti gli articoli di Emanuele  Vuono





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